Le stesse caratteristiche delle giaccche si ritrovano nei pantaloni: vita alta, patta rigorosamente chiusa da bottoni e “tirapancia”, gambe affusolate, risvolti importanti fissati, all’interno, da bottoni (finezza, questa, ormai copiata anche da alcuni confezionisti).
Alcuni particolari, nati per soddisfare il gusto personale dei più raffinati, riescono a divenire tratto peculiare: il leggero effetto di tiraggio che l’avvitatura della giacca conferisce al bottone centrale, il taschino “a barchetta”, l’uso mai sfacciato o inopportuno del ticket pocket, l’asola del rever dalla caratteristica forma “a goccia”, talmente perfetta che “diventa un peccato nasconderla con un fiore”, l’attaccatura incrociata dei bottoni.
Questi ultimi sono, molto spesso, di un meraviglioso corno africano che li rende uno diverso dall’altro. Tra i piaceri del cliente vi è anche quello di estrarli uno alla volta dalla piccola valigetta di cuoio dove il Maestro li conserva, per scoprire quale sfumatura di colore, quale venatura più o meno marcata si intoni meglio al proprio abito in lavorazione. E’ come selezionare le perle per una collana.